Continua la collaborazione del Club delle Mamme Marchigiane con l’ostetrica, dott.ssa Giulia Moriconi, che affronta oggi un tema di grande importanza durante il periodo della gestazione: le ecografie.
Ricordo che la dott.ssa Giulia è disponibile per tutte le mamme, che seguono il sito del club, scrivendole all’indirizzo ostetricadellemamme@gmail.com
“Una piccola sensazione,
un movimento, come un fruscio…
Sei tu? Ci sei? Sei solo nella mia mente?
Sei solo una fantasia?
Io non ti vedo,
non ci sono segni della tua presenza,
ma SO che ci sei!
Bolle di sapone nella mia pancia…”
Quando sono nata da poco erano in uso in larga scala i primi ecografi e si iniziavano a fare le prime ecografie ostetriche. Già pochi anni prima della mia nascita, le ecografie in corso di gravidanza non venivano effettuate, in quanto non erano ancora considerate un esame diagnostico, oltre al fatto che non tutti gli ospedali erano in possesso dei macchinari necessari. Sembra che io stia parlando di chissà quanto tempo fa, e invece mi riferisco ai primi anni ’80.
Da li la tecnologia si è evoluta sempre più velocemente, andando a creare apparecchiature sempre più complete e sofisticate in grado di dare immagini il più dettagliate possibili, fino addirittura ad arrivare alle odierne ecografie 3D.
Ma a cosa servono le ecografie? Sono solo un modo per fare vedere ai genitori il loro cucciolo? E quante e quando andrebbero fatte? Ma soprattutto perché?
Cercherò, in questo articolo, di dare un chiarimento ai quesiti sopra elencati, rifacendomi alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( O.M.S.).
Questa Organizzazione prevede che le ecografie ostetriche da effettuare nel corso di una gravidanza fisiologica siano tre:
– una nel primo trimestre, tra a 8-12ma settimana gestazionale,
– una nel secondo trimestre, 18-22ma settimana,
– l’ultima intorno alla 36ma settimana, quindi nel terzo trimestre.
Ognuna di queste ecografie ha uno scopo diagnostico ben preciso che andrò a delineare qui di seguito dividendole per trimestre.
Primo trimestre: questa prima ecografia si effettua innanzitutto per accertare lo stato di gravidanza e per apprezzare la presenza della camera gestazionale. Da qui si prosegue con la valutazione della sede di inserzione dell’embrione, della vitalità del feto, e quindi la presenza di attività cardiaca fetale, e, cosa da non sottovalutare, il numero di embrioni.
Altri parametri molto importanti sono quelli biometrici che, comparati con le tabelle valutative, danno la possibilità di datare con precisione la gravidanza. Questo soprattutto dei casi di irregolarità mestruale o per coloro che non ricordano la data dell’ultima mestruazione.
Secondo trimestre: l’ecografia del secondo trimestre viene anche detta “morfologica” predicendo l’oggetto di ricerca. Essa infatti viene fatta per visualizzare la morfologia dei principali organi fetali e valutare il loro corretto funzionamento, ove possibile; ad esempio nel caso del cuore vengono visualizzate le camere cardiache. Valuta inoltre l’accrescimento fetale e la posizione del feto in utero, anche se precoce come dato.
Non bisogna confondere la morfologica con l’ecografia di secondo livello, che eventualmente segue la prima. Questa ecografia è infatti eseguita con degli ecografi più sofisticati e precisi che permettono una visualizzazione migliore qualora l’ecografia tradizionale abbia lasciato dei dubbi o vi erano delle zone poco visibili.
Questo esame è a pagamento e non è considerato un esame esente da tiket dal D.M. Bindi n° 245 del 1998.
Terzo trimestre: l’ecografia del terzo trimestre va a valutare oltre che l’accrescimento fetale, anche la situazione (termine tecnico per indicare se il feto è posizionato longitudinalmente, trasversalmente o obliquamente rispetto all’asse verticale dell’utero). Va sempre considerato il feto in tutta la sua totalità e quindi valutato il battito cardiaco, il liquido amniotico ed in genere il benessere fetale.
Altre ecografie, che prendono il nome di A.F.I. (Amniotic Fluid Index), si eseguono a termine di gravidanza e servono a valutare il liquido amniotico. Si tratta di ecografie molto più veloci delle precedenti che vanno ad analizzare le tasche vuote nella pancia in cui non sono presenti parti fetali e valutare così la quantità di liquido.
Ancora non ci sono studi approfonditi sugli effetti degli ultrasuoni sul feto, ma per ora sembrano innocui.
Attualmente nella provincia di Macerata ogni presidio ospedaliero fornisce il servizio di ecografia ostetrica. Con il CUP centralizzato ad un’unica sede, e cioè Ancona, prenotare un ecografia è un pochino più complesso, ma il servizio che si garantisce è ovviamente gratuito. Alcune sedi so per certo essere un pochino ingolfate, e, a meno che una persona non si prenoti con largo anticipo, difficilmente riesce ad ottenere l’ecografie nelle settimane di gravidanza previste.
Le ecografie di secondo livello vengono eseguite sia a Macerata, che Civitanova, sedi molto buone per questo tipo di indagine sono Ancona e Pesaro, in un centro privato quest’ultimo.
Una riflessione personale è sul quanto questo potente mezzo diagnostico sottragga potere alle mamme: l’uso eccessivo dell’ecografia non fa altro che depotenziare tutti quei segnali che la mamma sarebbe in grado di ascoltare e analizzare senza l’utilizzo della vista. L’ecografia, grazie al fatto che noi possiamo vedere il nostro cucciolo, ci rende sordi ed incapaci di sviluppare ed utilizzare gli altri sensi.
La gravidanza, al contrario,si nutre ed è avara di sensazioni e piccoli movimenti; è un amoroso gioco tra mamma e feto, in una simbiosi radicata e oserei dire viscerale.
Dottoressa Ostetrica Giulia Moriconi
********
Lalibertà di scelta è un sacro diritto di ogni individuo, ma da professionista della salute della gravidanza DEVO riferire quelle che sono EVIDENZE SCIENTIFICHE, e non le esperienze delle mamme che incontro. Ho premesso infatti nel mio articolo che l’ecografia è un esame MOLTO importante per diagnosticare eventuali patologie fetali, ma l’uso eccessivo, come per tutte le cose d’altronde, va ad interferire sul legame madre-feto
Ogni gravidanza è bella perchè è varia, vorrei solo far notare come per Serenella sia infatti stata decisiva la morfologica, che è infatti prevista dall’OMS. Questo organo sanitario facente parte delle Nazioni Unite non emana linee guida se non dopo aver effettuato studi approfonditi su scala mondiale
Per quanto mi riguarda io ne facevo una al mese ma anche io tutte a pagamento e private, e anche per me sono stati soldi spesi benissimo :-))
più delle tre previste ma meno di una al mese, tutte private e a pagamento. ma sono stati soldi benedetti! Alla seconda gravidanza, durante la morfologica, la dottoressa si è accorta che il mio piccino aveva un problema al cuore, mi ha mand…ata a fare un’ecocardio fetale in Ancona (alla quale ne sono seguite diverse altre) e così si è potuto diagnosticare per tempo il suo problema, informarsi sul centro migliore per affrontare la sua problematica e organizzare l’intervento che è stato effettuato subito dopo la sua nascita all’ospedale Lancisi di Ancona (da un’equipe di medici e infermieri fantastici che non finiremo mai di ringraziare). Oggi il mio cucciolo compie 17 mesi ed è una vera forza della natura! E tutto questo lo dobbiamo anche alla bravissima dottoressa che ha eseguito l’ecografia morfologica!Mostra tutto
anche io una al mese
anche iooooooooooooo
Idem
una al mese!!!!!! O.o
E voi, quante ecografie avete fatto in gravidanza?