Presentiamo oggi la nuova partnership del Club delle Mamme: Elisabetta Paparoni, 2 volte mamma e counselor per mestiere, che ci spiega, nel seguente articolo, qualcosa del suo lavoro e di sé.
Ancora una volta una mamma imprenditrice di se stessa. Ancora una volta una collaborazione importante ed utile per le mamme che seguono le attività del Club.
Sono Elisabetta Paparoni e vivo a Tolentino, cittadina in cui sono nata.
La mia motivazione alla partnership deriva dalla voglia di diffondere il Counseling che è la mia amata attività e dal piacere di mettere a disposizione la mia esperienza di madre di due gemelli meravigliosi di nove anni e la mia esperienza di donna separata. La mia attività di counseling è rivolta al singolo individuo e al gruppo. Il lavoro del counselor è volto ad agevolare un percorso di crescita personale per cui la persona acquisisce maggiore consapevolezza di sé e maggiore autonomia decisionale nella propria vita. È un sostegno emotivo volto al singolo individuo che vive momento di crisi e che sceglie di risolverlo in modo autonomo e privatistico senza fare un percorso necessariamente con la famiglia o col partner.
Mentre per le attività di gruppo come potete vedere nella locandina si andranno a fare delle esperienze di contatto con l’altro, lavori espressivi e altro ancora in base al tema centrale del laboratorio con l’obiettivo di conoscersi di più e conoscere sempre di più come si “funziona” nel rapporto con se stessi e con l’altro .
In qualità di madre e donna la mia esperienza di vita è stata caratterizzata,in particolare, dal fatto di liberarsi da condizionamenti mentali tipici delle nostre zone, sia come madre che deve essere devota fino al sangue per i propri figli e che deve avere dei sensi di colpa se si prende un po’ di tempo per sé , senza poi sapere il significato di tutto questo, sia come donna separata che va contro Dio contro tutto per diventare una poco di buono e una “peccatrice”, sempre secondo quella mentalità intrisa di giudizi e false credenze.
Metto a disposizione i miei recapiti e i miei contatti sia per chi desidera scambiare e confrontare le proprie esperienze su un piano prettamente umano sia per colloqui che possono riguardare un percorso di crescita personale.
Cell. 3206482185 epaparoni@gmail.com
http://lumanoaconfronto.blogspot.com/
A tutte le mamme e papà un affettuoso saluto!
Elisabetta Paparoni
http://www.opsonline.it/psicologia-29186-counseling-agli-psicologi.html
Ecco la sentenza che riconosce solo agli psicologi la possibilità di fare counseling, e la vieta ad altre figure. Il counselor che non è psicologo non può fare counseling.
la sentenza sancisce che solo gli psicologi possono fare psicoterapia…..cosa che il counselor non fa.che poi ci siano persone che si spacciano per medici e medici non sono, persone che si spacciano per odontodiatri e odontodiatri non sono, persone che si spacciano per psicologi e psicologi non sono,questo non è una novità.Buona vita.
La differenza tra consulenza psicologica e psicoterapia non è nel numero di colloqui, ma nella profondità dell’intervento!!
La legge prevede i seguenti ambiti d’intervento per lo psicologo:
1. “La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la PREVENZIONE, la diagnosi, le attività di ABILITAZIONE E RIABILITAZIONE e di SOSTEGNO in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.””
Per svolgere queste attività, dopo gli studi e il tirocinio, deve superare un esame di stato e iscriversi all’Albo.
Solo per l’insegnamento non è necessario essere iscritti all’Albo.
Ripeto, lo psicologo non tratta la psicopatologia, ma ha gli strumenti per riconoscerla. Lo psicologo promuove il benessere nelle sue molteplici forme.
Lo psicoterapeuta è in grado, ed è autorizzato dalla sua formazione e soprattutto dalla legge, a curare psicopatologie.
Scusa Ilaria, ma in cosa differiscono psicologo e counselor se l’unica differenza che citi è in riferimento alla psicopatologia??
Siccome mi sembri molto informata, ma non abbastanza, ti allego delle sentenze importanti. Credo siano utili anche alle mamme che leggono
http://altrapsicologia.com/il-counseling-e-dello-psicologo/2011/04/
http://altrapsicologia.com/il-counseling-torna-in-mano-agli-psicologi-vinta-una-battaglia-storica/2011/09/
buongiorno Gilda,leggo il tuo commento e credo forse di non essere stata abbastanza chiara…come già scrivevo nel primo commento, il counselor è una figura che si inserisce nel contesto del colloquio di aiuto, supportando la persona nel riscoprire le proprie capacità di autoaiuto…potremmo inoltrarci in un continuo confronto di testi, studi, leggi..ma andremmo sul tecnico e non mi sembra questo il contesto..ti vedo informata sulla figura dello psicologo ( anche se trovo molto vaga la definizione “promuove il benessere in tutte le sue forme”) ma poco del counselor.
Sicuramente il colloquio di aiuto è un contesto che interessa sia lo psicologo che il counselor, in forme diverse…Alcune competenze del counselor possono essere interessanti anche per lo psicologo (tant’è che diversi psicologi partecipano a corsi di counseling).Detto questo, gli articoli da te proposti vanno ad inserirsi nella già nota polemica psicologi-conselor, dove l’Istituzione della psicologia è ben restia ad accettare che l’ambito del colloquio di aiuto non sia più di esclusiva competenza, ma che possano esserci altre figure che si vengano ad inserire.E spesso la proccupazione di alcuni psicologi non è rivolta tanto alla qualità della preparazione del counselor, quanto al rischio che una nuova concorrenza (peraltro immmotivata dai differenti ruoli che hanno queste figure), costringa a ritoccare parcelle. Negli Stati uniti, in Inghilterra, in Francia, il counseling è una professone presente, accettata, utilizzata, di normale consultazione(V. ad esempio nelle scuole). In Italia i counselor operano già da anni in consultori, in ambulatori privati…non vedo perchè ci sia questa preoccupazione a riconoscere questa figura formalmente (cosa che peraltro eviterebbe il caso da te portato di un architetto che, dopo aver fatto un corso di un mese, si professa counselor). Credo che questo debba essere fatto, proprio per far si che l’utente possa scegliere sentendosi cautelato relativamente alla professionalità della figura scelta.Se pensi che questa risposta sia troppo vaga, o hai bisogno di una risposta più tecnica o di testi di riferimento per conoscere meglio il counseling, non esitare a contattarmi in via privata.(puoi mandare una mail al club e mi verrà girata)
Le normative sono importanti perché costituiscono la base degli ambiti di intervento, (e ti parlo di ingegneri counselor perché ci sono passata, ecco perchè sono informata).
“Lo psicologo promuove il benessere in tutte le sue forme”.
‘Sostegno psicologico’ significa che si accompagna la persona nel suo percorso di crescita, emotiva, cognitiva, o di altro.
‘Prevenzione psicologica’ significa che si organizzano seminari, attività, laboratori al fine di scoprire e di valorizzare le risorse e le capacità di ogni persona affinchè, di fronte ad una problematica, possa farcela da sola!
Tali attività possono essere applicate all’individuo (dall’adulto, all’anziano), alla famiglia, ai bambini e ai ragazzi, in ambito scolastico o ricreativo, alla coppia, alla donna, nell’ambito del lavoro e delle organizzazioni!!!!
Ti chiedo nuovamente, alla luce di queste informazioni, se mettiamo da parte la psicopatologia, che differenza c’è tra le attività di psicologo e quelle di counselor?
Tra l’altro chi insegna nei corsi per counselor….sono psicologi!!!
Tanto per avere un’idea di tutte le mansioni e di tutti gli strumenti che ha a disposizione lo psicologo (e lo psicoterapeuta)
http://www.psy.it/tariffario.html
Dimenticavo: lo psicoterapeuta è uno psicologo (5 anni di università più uno di tirocinio post laurea) o un medico (6 anni di università più tirocini) che ha effettuato una specializzazione almeno quadriennale!
Quindi psicologo psicoterapeuta 5 + 4 anni di studio, medico psicoterapeuta 6 + 4 anni di studio. Ci sarà un motivo no?
certo..infatti counselor e psicologo hanno ambiti diversi….
praticamente quello che fa lo psicologo (solo con il quadruplo degli anni di studio)!
ciao! mi intrometto solo per precisare che in realtà il counseling, se ben applicato, nulla centra con il lavoro dello psicologo:questo infatti lavora sulle psicopatologie, mentre il counselor interviene solo sulle capacità di autoaiuto della persona, capacità che a volte possono “incepparsi” in particolari momenti della vita(es: un lutto particolarmente pesante, un divorzio, etc…)Per questo il counselor è una figura intermedia,la sua preparazione è volta perlopiù ad un “ascolto attivo” e quando è professionale, è proprio lui ad indirizzare verso una psicoterapia persone che hanno problematiche più profonde.
Il counseling in Italia è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica solo negli ultimi anni…e come tutte le cose agli esordi, è inevitabile che possano nascere incomprensioni!!
Il counselor svolge esattamente il lavoro dello psicologo.
Lo psicologo lavora su momenti difficili che si incontrano normalmente nella vita, stimolando le risorse positive delle persone. Non può lavorare sulle psicopatologie (di competenza dello psicoterapeuta) ma le conosce in modo molto approfondito, diversamente dal counselor.
Chi si rivolge allo psicologo, ha la garanzia che qualunque professionista scelga, hanno tutti la stessa formazione: studia 5 anni, svolge più anni di tirocinio: la sua figura è regolata dalla legge,con un albo e obblighi ben precisi uguali per tutti.
Se uno psicologo sbaglia, è controllato dall’ordine professionale e gli può essere vietato di esercitare la professione.
Dei counselor no: ci sono counselor che prima lavoravano come ingegneri, poi hanno frequentato un corso di un mese e si definiscono counselor. Altri counselor hanno una laurea attinente alla materia (pedagogia, psicologia, filosofia) e si specializzano. Ma non c’è una legge che stabilisca chi può dirsi counselor e chi no. E i “clienti” come si regolano, come si tutelano?
Lo psicologo non può farsi pubblicità usando la propria vita personale. E’ facile ingraziarsi persone giocando sull’identificazione. La pubblicità dello psicologo è regolata dall’ordine per non generare false speranze.
Chiaro?
Solo una precisazione:condivido in assoluto la grande confusione che c’è intorno alla formazione del counselor.Non c’è un albo professionale( come c’è invece per gli psicologi, dal 1989), questo da origine a varie libere interpretazioni sull’argomento. Tuttavia la formazione del counselor, per essere riconosciuta tale dal Miur, prevede un corso triennale di 900 ore, divise tra formazione teorica, laboratori esperienzali, tirocinio, e tesina finale.Ogni utente è libero di chiedere al proprio counselor chiarimenti in merito al percorso formativo , proprio per cautelarsi al meglio sulla professionalità di tale figura. Qualsiasi counselor che ha seguito questa formazione ti dirà che gli ambiti dello psicologo e del couselor sono distinti. All’inizio, anche la figura dello psicologo in Italia non ebbe vita facile: percorsi di formazione diversi, poco controllati, non esisteva la facoltà di psicologia se non come ramo della facoltà di lettere.
Ps: una richiesta di informazione…a quanto sapevo solo lo psicoterapeuta può effettuare cicli di colloqui, mentre chi si laurea in psicologia senza affontare la specializzazione, può fare consulenze(fatto salvo chi si laurea in psicologia del lavoro e delle organizzazioni)…con tutte queste riforme, è ancora così?