La gravidanza viene distinta in tre trimestri non solo per agevolarne la datazione, o per gli esami clinici, che si devono eseguire in precisi momenti, o ancora per convenzione. Ogni trimestre in realtà si caratterizza e si differenzia dall’altro per delle peculiarità ben precise e delle fasi definite.
Già in un articolo, e per l’esattezza in “Ciao come stai? Incinta!!!!!”, ho trattato i cambiamenti sia fisici che emotivi che avvengono nel primo trimestre, fase dell’adattamento e della scoperta. In questo periodo ci si deve immergere nel nuovo ruolo di futuro genitore, ma tutto appare difficile, soprattutto per il fatto che non ci sono segni evidenti del nuovo stato.
Nel secondo trimestre tutto cambia, si respira aria di novità e curiosità. Questa è la fase dell’apertura e dell’espansione.
La futura mamma è presa dai cambiamenti che si verificano in lei, ma questa volta tutto ha un aspetto più lieto, più gioioso. Il piccolo che porta in grembo ha dato, o per lo meno sta per dare, i segni della sua presenza, diventa un essere reale, tangibile e non più un’idea o un numero scritto sulle analisi.
Si entra nel periodo della simbiosi tra mamma e cucciolo, i quali iniziano a scoprirsi a vicenda.
Si instaura quel legame affettivo che accompagnerà la mamma e il suo bambino per tutto il corso della loro vita. Ogni movimento è una scoperta: la mamma inizia ad immaginare il suo cucciolo e ad interpretare i suoi movimenti: quando ha sonno, quando dorme, quando gioca o ancora quando lei assume una posizione scomoda per lui. A volte si riesce persino a percepire dei movimenti sincroni e regolari che sono riconducibili al singhiozzo: questa è una preparazione del feto ad eseguire il primo respiro!!!
In questo periodo si completa la formazione della placenta e gli ormoni della gravidanza sono in piena esplosione. Sono ormoni protettivi che rendono la donna quasi “immune” alle problematiche che la circondano, al mondo esterno. La futura mamma apparirà distratta, sognante, come in un altro mondo. Sarà invece ben attenta alla sua interiorità e a tutto ciò che la riguarda.
Non è più presente quella conflittualità, se non addirittura negazione, che invece caratterizzava il primo trimestre: i ruoli e gli individui sono ormai ben definiti!
Il progesterone e gli estrogeni avranno potere assai importante: essi renderanno morbidi i tessuti e lasse le articolazioni proprio per favorire il corretto impegno del feto e per proteggere l’organismo materno dai traumatismi del parto.
Questo è uno dei principali motivi per cui spesso si sconsiglia alle donne incinte di utilizzare scarpe troppo alte e scomode: le storte sono più frequenti del normale; calzare scarpe comode e con una pianta piuttosto larga è sempre una garanzia, e anche se c’è un po’ di tacco non è un problema e si conserva un po’ di femminilità.
Sono ancora questi ormoni che inducono la futura mamma a rallentare i ritmi di vita e a concedersi dei momenti per se, per il proprio cucciolo e per la propria coppia. Si sta affrontando un periodo carico di emozioni che spesso sconvolgono gli equilibri fino a quel momento presenti in famiglia, per crearne dei nuovi più maturi, più stabili e più profondi.
Concedersi del tempo da passare con il proprio partner può essere un bel modo di condividere la gravidanza, per renderlo partecipe di ciò che si sta vivendo e per rafforzare il legame tra padre e figlio. Spesso il futuro papà si sente escluso dal nuovo legame che si sta instaurando tra la sua compagna e il loro bambino: raccontargli cosa fa il piccolo nella pancia può essere uno stimolo per coltivare la loro relazione.
Come hanno vissuto i vostri compagni la gravidanza? Si comportavano anche loro da “mammi incinti”?
Dott.ssa Giulia Moriconi, ostetrica
https://www.mammemarchigiane.it/wordpress/?page_id=1004
Per fare domande e avere dei contatti con l’ostetrica Giulia attraverso il canale del Club delle Mamme, scrivere una mail all’indirizzo ostetricadellemamme@gmail.com IL SERVIZIO è GRATUITO!
Bibliografia:
– Piera Maghella, “Stretching per il parto”, Macro edizioni;
– Quaderni di D&D, “Educare alla nascita, strumenti fisiologici e maieutici”, Scuola Elementale di Arte Ostetrica;
– Pescetto, Pecorari, Ragni, “Ginecologia e Ostetricia”, volume 2, Società Editrice Universo;
– Guana, Cappadona, Di Paolo, Pellegrini, Piga, Vicario, “La disciplina Ostetrica”, McGraw-Hill