Purtroppo spesse volte ho notato che quello di perdere un po’ della propria femminilità è un rischio che si incorre nel diventare mamme. Come se molte donne si dimenticassero che prima di essere madri sono donne. Ed è veramente triste, come se annullandosi  aumentasse la capacità di essere una “madre santa”. 

La propria femminilità è un dono prezioso che l’Universo ha fatto ad ogni donna, esso  va curato e mantenuto e per questo è un atteggiamento di responsabilità auspicabile nei confronti della propria natura. La femminilità è una disposizione d’animo è una cura di sé che non avviene solo all’esterno ma anche nel proprio mondo interiore, due aspetti che vanno a braccetto poiché il “fuori” è un riflesso di quello che è il “dentro”.

I nostri figli vogliono vedere delle mamme belle, luminose che si curano e che siano donne, poiché l’archetipo femminile lo apprendono proprio da noi; siamo la prima donna che nostro figlio conosce appena viene al mondo. E pensate che l’immagine che si crea di noi, del femminile, se la porterà dietro per tutta la vita se non riuscirà con l’esperienza a personalizzarla.

Ma prima di tutto il giovamento di un buon rapporto con la propria femminilità sarà per la nostra salute. Accettare la ciclicità (lunare) cui siamo sottoposte, i dolori di un parto, la sindrome premestruale, ai nostri tempi ci dobbiamo mettere anche la depilazione , la paura di rimanere incinta o di non rimanerci più, gli aborti spontanei o volontari, e altro ancora … non è semplice accogliere tutto questo , ci viene chiesto parecchio , ma di sicuro tutto ciò potrà essere trasformato in occasione di crescita per penetrare ancora di più in profondità la polarità femminile di cui siamo rappresentanti con il nostro corpo.

È possibile trovare comunque un nuovo e un maggiore equilibrio  con tutti gli aspetti che ci riguardano e quindi anche quelli maschili, senza dimenticarci che in primis soprattutto siamo ambasciatrici della Bellezza, della Grazia, dell’Accoglienza , della Delicatezza , della Tenerezza e della Creatività. Non dobbiamo per questo essere perfette ora né come donne né come mamme in quanto siamo “perfettibili” con i nostri tempi, siamo in cambiamento e dobbiamo imparare a fluire insieme ai cicli della vita, del femminino, insieme ai ritmi della morte e della rinascita.

Elisabetta Paparoni, counselor

Cell. 3206482185 mail:  epaparoni@gmail.com

http://lumanoaconfronto.blogspot.com/

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