Il Club delle Mamme di Macerata (e Fermo) presenta la nuova partner del mese di ottobre, la dott.ssa Emanuela Ciminari, Fisioterapista, che intende approfittare del suo spazio nel sito per divulgare una serie di informazioni utili per la salute di ogni donna, per evitare problemi che spesso non sono conosciuti o non lo sono in maniera corretta.

La dott.ssa Ciminari è specializzata in Riabilitazione del pavimento pelvico o perineale e in ginnastica post-parto, riceve a Porto San Giorgio (Fm) e a Porto Potenza Picena (Mc) per appuntamento:

cellulare +39.335.7004121
e-mail: emanuela.ciminari@seta-com.com 

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 La donna e il puerperio verso la menopausa.

Il recupero ed il mantenimento della salute genitale e sessuale.

 

Che fastidio quella goccia di troppo!!!

Perdere qualche goccia di urina durante uno sforzo fisico o più semplicemente durante uno starnuto, un colpo di tosse o una risata, non è una episodio normale che possa essere attribuito al passare dell’età, ma si tratta della forma più comune d’incontinenza urinaria detta appunto: incontinenza da sforzo.

La donna che vive questa “patologia”, molto spesso preferisce non parlarne per evitare di essere riconosciuta come soggetto svantaggiato, e questo comportamento è la ragione principale per la quale nelle statistiche migliaia di casi di lieve incontinenza rimangono sommersi e quindi non curati.

Chi soffre di questo disturbo deve sapere che tali fughe non sono un segno di decadenza ed invecchiamento precoce, ma solo una conseguenza del rilassamento dei muscoli pelvici.

Non si tratta quindi di una condizione alla quale occorra rassegnarsi, bensì si deve sapere che ad oggi esistono molteplici tecniche di tipo riabilitativo come la RIABILITAZIONE PERINEALE, o di natura farmacologica ed in ultimo chirurgica, caratterizzate da scarsa invasività, tempi di recupero molto contenuti e che garantiscono nella maggior parte dei casi una soluzione definitiva della sintomatologia.

 Che cos’è il Perineo?

Il Perineo è un insieme di muscoli ( muscoli pelvici o perineali ), di legamenti, e di membrane molto solide che formano un vero e proprio pavimento; come una rete che sostiene la vescica, la vagina ed il retto.

Se il perineo si rilassa in seguito ad una gravidanza, alla menopausa ecc. è facile immaginare le conseguenze: gli organi  meno sostenuti  tendono a scendere e quindi a prolassare; lo sfintere diviene meno efficace con possibile comparsa di incontinenza urinaria, ed ulteriori sintomi con eventuali conseguenze anche sulla sfera sessuale e quindi sulla vita di coppia.

 Prevenire e curare le disfunzioni del perineo attraverso la Riabilitazione Perineale.

Il prolasso di uno degli organi pelvici (vescica, utero, retto), la comparsa di una iniziale incontinenza urinaria durante gli sforzi ( ad es. durante uno starnuto, un colpo di tosse, sollevando dei pesi ecc.), incontinenza fecale, una stipsi cronica, dolori durante i rapporti sessuali fanno parte di quella categoria detta disfunzioni del pavimento pelvico o perineali che se manifestati (anche solo singolarmente) non devono essere assolutamente sottovalutati essendo queste, disfunzioni che non tendono a risolversi spontaneamente con il passare del tempo, ma al contrario tendono sempre di più a peggiorare con l’avanzare dell’età.

E’ importante sottolineare comunque che la presenza ed il grado di lesioni al perineo sono soggettivi, cioè dipendono molto dai tessuti di ciascuna donna quindi dalla predisposizione, dalla familiarità, dall’età, dai parti eventuali e preparazione del perineo durante la gravidanza.

Per questo motivo è consigliabile la ginnastica del perineo, ad esempio dopo il parto allo scopo di facilitare la ripresa ottimale del tono e trofismo muscolare prevenendo così le eventuali disfunzioni che potrebbero insorgere in breve o lungo termine.

 Che cos’è la Riabilitazione Perineale, come si effettua e a chi rivolgersi.

La riabilitazione perineale è una “ginnastica” che mira a rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. Gli esercizi, specifici per il rinforzo selettivo di tale muscolatura devono essere insegnati individualmente alla paziente da personale specializzato, quale il terapeuta specializzato nella riabilitazione perineale o del  pavimento pelvico. Questa esigenza è giustificata dal fatto che l’esercizio in principio può risultare di difficile comprensione ed  essere quindi eseguito non correttamente dal paziente. Eseguire gli esercizi in maniera sbagliata non solo non risolve, ma addirittura può peggiorare la sintomatologia.

Questa “ginnastica”, chiamata chinesiterapia pelvi-perineale prevede la presa di coscienza e successiva contrazione della muscolatura vaginale ed anale senza l’utilizzo dei muscoli addominali e dei glutei. Alla chinesiterapia pelvi-perineale potrebbe essere  utile associare il biofeedback ( BFB ) e la stimolazione elettrica perineale (elettrostimolazione perineale).

Inizialmente il trattamento riabilitativo deve prevedere una prima visita con il terapeuta, il quale   informa il paziente circa l’area da trattare e le varie possibilità di approccio terapeutico. Dopo la prima fase informativa è buona prassi compilare una scheda-paziente dove vengano raccolti tutti i dati che saranno di aiuto al terapeuta per impostare il programma riabilitativo; è da sottolineare che  buon terapeuta è in grado di ascoltare il paziente perchè sa che l’ascolto porta a comprendere meglio la persona che ha di fronte, migliorando così il successo della terapia.    

 Attenzione ai campanelli d’allarme….!!!! 

1 _  Perdita involontaria di urina anche lieve durante gli sforzi (starnuto, colpo di tosse, una risata, attività sportiva, ecc.);

2 _  Urgenza minzionale;

3 _  Senso di peso sovrapubico;

4 _  Dolore post-parto causato da lacerazioni o episiotomie;

5 _  Dolore durante i rapporti sessuali;

6 _  Vaginismo;

7 _  Perdita involontaria di gas e/o feci;

8 _  Stipsi cronica;

9 _  Scarsa o nulla la capacità di contrarre in modo corretto la muscolatura pelvica;

10_ Senso di peso anale.

 La presenza anche solo di uno dei sintomi qui sopra citati, è indice di disfunzione del relativo organo.

Il primo approccio per la cura di questi sintomi, quando non sono dovuti a malattie organiche, è certamente di tipo riabilitativo al fine di garantire un miglioramento della qualità di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi invasivi.

Nei casi in cui sia previsto un approccio chirurgico e/o farmacologico, il trattamento riabilitativo è comunque un valido supporto capace di rendere consapevole il paziente e di educarlo a riguardo dei corretti movimenti da eseguire nelle varie attività quotidiane, utili a prevenire una ricaduta della problematica.

L’informazione e la consulenza medica permettono alle donne affette da questi disturbi di affrontarli con serenità e prontezza.

Emanuela Ciminari

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