Perché i bambini fanno i capricci?

Quando i bambini fanno i capricci?

Queste e molte altre sono le domande che si fanno i genitori, e tutte  quelle persone che si prendono cura quotidianamente di bambini, quando entrano in panico difronte ai capricci dei piccoli, ma la domanda che ci dovremmo fare è: cosa ci chiedono i bambini con i loro capricci, cosa ci vogliono comunicare con questo loro atteggiamento?

E’ su questo aspetto che dobbiamo riflettere, il bambino con il suo comportamento ci sta dicendo  una cosa molto importante e cioè che è arrabbiato: ma perché è arrabbiato?

Quando i bambini fanno i capricci è come se mettono alla prova l’adulto di riferimento, è una lotta, una sfida, saggiano i limiti (ovviamente tutto ciò è inconsapevole per il bambino) e chi vince sarà colui che avrà il comando nella relazione.

Il problema nasce nel momento in cui il genitore, o chi per lui, non riesce ad imporsi con autorevolezza, oggi c’è la tendenza ad essere amici dei propri figli, ma questo atteggiamento se pur in prima istanza può sembrare amorevole è tutt’altro che tale, i bambini hanno bisogno di regole e di qualcuno che li guidi , essere autorevoli con loro è la maggior dimostrazione di amore e di cura che l’adulto può dare al bambino.

L’autorevolezza dell’adulto consente al bambino smarrito di ritrovare la strada e fa si che il piccolo possa riconoscere nell’adulto la figura di riferimento in grado di prendersi cura di lui.

Esercitare l’autorevolezza con i propri figli fa passare un messaggio molto importante è come se un genitore dicesse al figlio: “tesoro mio  anche se sei confuso puoi stare tranquillo perché ci sono io  a prendermi cura di te”.

Dall’altra parte c’è la fatica dei grandi di:

  • mettere delle regole
  • non sentirsi in dovere di dare infinite spiegazioni rispetto alla decisione presa
  • far rispettare le regole date

in questo caso è l’adulto che si deve mettere in gioco sul perché fa cosi tanta fatica ad imporsi.

Ci può essere nella sua mente un libro dei debiti e dei crediti, a volte potrebbe aver bisogno di riparare a dei presunti debiti passando per questa via, ma siamo sicuri che sia la cosa migliore per il bambino?

Ci possono essere dei sensi di colpa che ci fanno agire in un determinato modo, perché magari il lavoro ci tiene tanto tempo fuori casa e noi sentiamo che dovremmo stare di più con i figli, ci può essere la stanchezza……..etc.

Un consiglio: non cercate di parlare con vostro figlio quando è arrabbiato, è del tutto inutile, se volete parlarci o spiegargli qualcosa lo dovete fare in un momento di assoluta tranquillità e quando fa i capricci imponetevi con fermezza, se il bambino scalcia o si butta per terra contenetelo fisicamente (abbracciatelo fortemente in modo che lui si possa sentire al sicuro cercando di essere il più tranquilli possibile, niente strattonate, niente urla) fare il genitore vuol dire anche questo, mettete dei confini, stabilite voi fin dove può arrivare vostro figlio, voi siete la loro bussola.

Fondamentale è capire il motivo per il quale il bambino piange, se lo fa per fame, paura, dolore o sonno ovviamente bisogna rispondere subito alla richiesta che ci presenta il piccolo, se invece fa dei capricci ingiustificati vale quanto detto sopra.

Dott.ssa Marta Cittadini, psicologa

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La dott.ssa Marta Cittadini, psicologa, dispone di un suo spazio on line, all’interno del Club delle Mamme di Macerata e provincia, per dare supporto e consulenze alle mamme e ai papà (o futuri tali) che seguono il Club delle Mamme e che vorranno rivolgersi a lei.

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