E’ da poco on line un nuovo sito, che si occupa di neomamme: si chiama Quando Nasce una mamma e ne parlo per diversi motivi.

Innanzitutto l’ho trovato un progetto davvero interessante: lo scopo è quello di creare un supporto per le neomamme che vivono uno dei momenti più delicati della loro vita, durante il quale sarebbe fondamentale essere seguite e sostenute. Un tempo c’erano le donne di casa, oggi qualcuna ha la fortuna di avere ottime amiche,qualcuna ha una sorella o una mamma molto presente (con tutti i pro e i contro del caso), qualcun’altra si ritrova ad affrontare il grande carico emotivo di diventare mamma tutto da sola.

Chi non ci è passato potrebbe trovare tutto questo superfluo: in fondo, da che mondo è mondo, tutte hanno partorito. Però non è così semplice. I tempi sono cambiati e hanno creato nuove esigenze e nuove mancanze. Anche le donne sono cambiate: non siamo più le eroine mute votate al sacrificio, che esistevano ovunque fino ad una generazione fa. Oggi si deve avere il diritto di chiedere e ricevere aiuto.

Avere un figlio è l’esperienza più bella della vita: ma i primi tempi possono essere decisamente duri per tanti motivi.

Quando nasce una mamma è un sito che offre aiuto e sostegno, con consigli da altre mamme e da esperte: un’ostetrica, una psicologa, due doule, una counsellor, un architetto, una maestra, una infermiera pediatrica. Sono previsti incontri virtuali tramite chat e sul forum, oltre ad appuntamenti dal vivo.

Un altro dei motivi che mi hanno spinto a parlare di questo sito, anche se meno fondamentale, è che la sua creatrice è una mamma maceratese, con origini fermane: niente di meglio per accaparrarsi, di diritto, uno spazio nel Club delle Mamme di Macerata e Fermo!

Chiara, questo è il suo nome, ha dato vita ad un progetto di sostegno, che è nato da una sua stessa esigenza, che mi sento di condividere e che credo molte altre riconosceranno come propria: quella di essere ascoltate e di condividere quel particolare momento.

Nel suo sito, Chiara scrive parole che ho riconosciuto pienamente come mie e mi hanno fatto venire quasi i brividi a leggerle:

“So benissimo, oggi, quello di cui avrei avuto bisogno nel puerperio: una persona che avesse attraversato quel calvario emotivo prima di me. Non tanto tempo prima, in modo che i suoi vissuti fossero ancora vividi, ma nemmeno da troppo poco perché non avrebbe potuto essermi d’aiuto. Volevo semplicemente parlare con una mamma, una che sapesse riconoscere nei miei occhi quel malessere che mi faceva soffrire ma che non mi giudicasse; una che, come me, si fosse sentita un’aliena a non gioire all’infinito per quel miracolo che la vita le aveva regalato. Una che avesse pianto di gioia e di tristezza in contemporanea, magari mescolando le sue lacrime a quelle apparentemente incomprensibili del suo bambino. Una che, nonostante quei giorni deliranti, ne fosse uscita e che volesse condividere con me quei momenti. Anche solo stando in silenzio. Un silenzio di piena comprensione. Nessun giudizio (“Sei tu che sbagli!”) nessuna generalizzazione (“Ci siamo passate tutte!”) nessuna commiserazione (“Poverina, come mi dispiace!”). Semplicemente un “So quello che stai passando. Non è facile, è un percorso in salita ma alla fine arriverai a tagliare un traguardo meraviglioso: la costruzione della relazione con tuo figlio. Te lo dico solo perché ci sono passata anche io. Io ci sono per te. Se vuoi posso dedicarti un po’ del mio tempo per ascoltarti, per abbracciarti in silenzio o magari per offrirti una mano. Fosse solo per cullare il tuo bambino mentre tu riposi un po’.”

Aggiunge inoltre un’osservazione assolutamente veritiera, che rispecchia perfettamente la nostra realtà:

“Sono poche le iniziative che sul territorio nascono con lo scopo di aiutare concretamente e gratuitamente le neo-mamme. Ci si preoccupa di fornire loro un’utile preparazione per affrontare il momento delicatissimo del parto ma poi, una volta dimesse dall’ospedale, le mamme si ritrovano da sole e spesso senza un appoggio sociale concreto da parte di specialisti del settore. Ecco perché, grazie alla collaborazione con psicologhe, counselor e ostetriche tutte rigorosamente mamme, sto cercando di creare una realtà che possa essere realmente utile quando nasce una mamma. Perché ricordiamoci che madri non si è per natura: in sala parto non nasce solo un bimbo ma anche una mamma che diventerà davvero tale in progress, strada facendo, esperienza dopo esperienza, insieme a lui.”

Faccio i miei migliori auguri a Chiara e alle mamme ‘esperte’ che collaborano con lei, perché questo nuovo sito possa diventare un punto di riferimento concreto per tutte le mamme, marchigiane e non, e invito tutti a diffondere questa interessante iniziativa: http://www.quandonasceunamamma.com/

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