Riportiamo a scopo esemplificativo una delle mail inviate alla nostra psicologa, dott.ssa Maria Antognozzi, perché la sua lettura possa essere utile alle mamme che potrebbero trovarsi nella stessa situazione:

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“Buongiorno, le scrivo perché ho bisogno di capire in che modo comportarmi nei confronti del mio piccolo di quasi tre anni in considerazione del fatto che io e il padre dopo anni di difficilissima convivenza ci stiamo avviando alla separazione? 

Lui è molto legato al padre e credo da diversi comportamenti di poter dire che si è reso conto del fatto che qualcosa sta succedendo… Grazie..”

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La domanda che mi fa richiede una  risposta complessa, perché la domanda è complessa.

Immagino che per decidere di separarvi lei e suo marito abbiate  esplorato negli anni la vostra relazione di coppia e che se avete deciso così non avete più altre soluzioni.  Mi piacerebbe sapere se quella che lei definisce come “difficile convivenza” era così anche prima della nascita del bimbo oppure no.

I primi anni di accadimento dei figli – soprattutto 0-3 sono i più difficili e faticosi per la mamma e il papà, ma anche i più critici in una coppia.  Anche le coppie più sicure e collaudate possono barcollare di fronte al percorso della genitorialità mi creda, non è un caso se la grande percentuale di tradimenti maschili e femminili avviene proprio all’interno di questo periodo   che coincide con i primi anni di vita dei bambini!    Se avete preso questa decisione  quindi,  avrete esplorato tutte le possibilità e le varie strategie di comunicazione nella vostra coppia, immagino.

Separarsi è un lutto, sempre ed in questo caso tutti e tre voi state vivendo un lutto,  con emozioni e caratteristiche a tratti simili, ma anche molto diverse, ogn’una dall’altra.

I bambini sono abilissimi nel cogliere il linguaggio che non  è parlato con le parole, ma con gli sguardi, i toni di voce, i silenzi e gli abbracci mancati o trattenuti e cercano di dare un significato a tutto quello che vedono e con il quale entrano in contatto. E’ compito di noi adulti facilitare la comprensione degli elementi interni (emozioni come paura, rabbia ecc.) ed esterni a loro, poiché in questo processo di attribuzione di significato non si hanno spesso strumenti adeguati di comprensione. Sicuramente non se ne possiedono a tre anni. Come spiegare che mamma e papà si stanno separando?

Allora  prima ancora che spiegare qualcosa che è così complesso, bisogna rassicurare.

Rassicurare sul bene e sulla continuità del bene, attraverso azioni coerenti.

Quindi vi invito a mediare sulle vostre difficoltà, in un tempo e in uno spazio che non sia condiviso con il vostro bimbo, e di offrire a lui e con lui un rapporto sereno e continuo fatto di sorrisi, toni adeguati e sensibilità, quella sensibilità che la caratterizza, visto che lei è la prima a sottolineare  il rapporto speciale che suo figlio ha con il padre, e che vorrebbe sicuramente salvaguardare anche lui.

Proteggete quindi la vostra genitorialità in uno sforzo cooperativo, valorizzando l’uno il ruolo dell’altro e con il tempo ed il rispetto arriveranno anche le parole per rispondere a quelle inevitabili domande che vostra figlia sarà in grado di formulare.

Cara amica, in bocca al lupo!

Maria Antognozzi

 

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La dott.ssa Maria Antognozzi, psicologa, psicoterapeuta, dispone di un suo spazio on line, all’interno del Club delle Mamme di Macerata e Fermo, per dare supporto e consulenze alle mamme e ai papà (o futuri tali) che seguono il Club delle Mamme e che vorranno rivolgersi a lei: SOSTEGNO PSICOLOGICO

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