Lo spazio di questo post è lasciato alle parole della dott.ssa Giselle Ferretti, psicologa dell’Associazione Civitanovese “Crescere Insieme“, che desidera mostrare nel dettaglio il tipo di lavoro che si svolge nella struttura:

Studio assistito – Aiuto ai compiti

A chi è rivolto?

A studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado: ogni allievo è seguito in modo individuale da una educatrice. I compiti e lo studio vengono effettuati con tempi, metodi e strumenti adeguati e personalizzati alle esigenze di ognuno.

L’aiuto pomeridiano allo studio può essere utile ai genitori che hanno difficoltà a seguire i propri figli nello svolgimento pomeridiano dei compiti, quindi in assenza di problematiche specifiche. Oppure può servire ai bambini e ai ragazzi che hanno necessità temporanea di trovare un metodo di studio. Infine, può essere necessario perché sono presenti disturbi specifici di apprendimento, allora serve un aiuto mirato.

Come si lavora?

Definizione della situazione di partenza: si raccolgono le informazioni necessarie a predisporre l’intervento sullo studente attraverso il colloquio con i
genitori, l’analisi della documentazione e l’osservazione dell’allievo. Si valutano il metodo di studio e lo stato emotivo.

Pianificazione del lavoro: si definiscono gli obiettivi da raggiungere con lo studente e il tipo di intervento da effettuare. Si concorda con la famiglia il tipo di intervento necessario, ad esempio solo l’aiuto pomeridiano allo studio, oppure, se necessario, l’integrazione con le altre figure dell’equipe, la pedagogista e la psicologa.

Intervento: si inizia il lavoro programmato insieme. Oltre alla professionalità e preparazione delle educatrici, sono a disposizione degli studenti strumenti compensativi e dispensativi: PC con software didattici, formazione di mappe concettuali, libri su supporto digitale parlati, dizionari on line, calcolatrici, tavole pitagoriche.

Valutazione dei risultati: viene effettuata in itinere e alla fine del lavoro svolto. L’equipe di Crescere Insieme è sempre in contatto con la famiglia e con le insegnanti di riferimento degli studenti che segue. Il raccordo dei professionisti con la scuola per un intervento integrativo volto al recupero del problema (laddove presente) è costante.

Quando serve il pedagogista?

Il pedagogista è una figura professionale specializzata in problematiche educative afferenti ogni fascia di età: favorisce un percorso educativo sereno ed equilibrato attraverso un preciso e rispettoso accompagnamento delle figure genitoriali e/o dell’intero nucleo familiare.

Se sono presenti Disturbi Specifici di Apprendimento, o altre problematiche, interviene  effettuando valutazioni funzionali: cerca di capire esattamente dov’è il problema dello studente usando specifici strumenti riconosciuti scientificamente.  Stilando il progetto educativo individuale pianifica gli interventi adatti per il bambino o il ragazzo in relazione alle sue problematiche.

Attua un trattamento educativo per disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia), ritardo mentale, difficoltà di attenzione e iperattività (ADHD). Vengono usati metodi specifici e riconosciuti scientificamente.

Quando sarebbe opportuno sentire la psicologa?

Si può consultare la psicologa quando i ragazzi presentano difficoltà emotive, relazionali o di socializzazione, quando mostrano problemi di comportamento, o variazioni rilevanti dell’umore. Si può chiedere un parere quando la famiglia attraversa un momento di difficoltà e sente la necessità di condividere dubbi e difficoltà, quando serve una aiuto per comprendere meglio una situazione e quando si vorrebbero avere altri strumenti ed abilità utili a gestire le difficoltà. Ad esempio, momenti particolarmente delicati possono essere la separazione dei genitori, un lutto in famiglia, l’arrivo di un fratellino, la diagnosi per un DSA.

La psicologa può effettuare:

consulenza psicologica:  è una attività volta a orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità dell’individuo, promuovendo atteggiamenti attivi e
propositivi e stimolando le capacità di scelta. Può risolversi in un incontro o poco più.

Sostegno psicologico: è un intervento rivolto a sostenere la persona su uno specifico momento di difficoltà. Consiste in un percorso con un numero limitato di incontri, concordati tra lo psicologo e la persona.

Psicoterapia: è una forma di terapia basata sulla parola, sulla relazione e tecniche specifiche psicologiche. Attraverso i colloqui si stimola la crescita personale dell’individuo, il superamento dei problemi e il raggiungimento di una migliore qualità della vita. Il tempo necessario per il percorso varia da persona a persona e in base al tipo di problema.

E con i bambini come lavora la psicologa? La consulenza e il sostegno psicologico, la psicoterapia avvengono nello stesso modo: le tecniche usate con i bambini e i ragazzi includono il gioco, libero e strutturato, e il disegno. Lo scopo delle attività è offrire uno spazio di ascolto, accogliere il disagio, ridurre i sintomi (laddove presenti) ma soprattutto promuovere le potenzialità creative proprie dell’infanzia.

Lo psicologo è il professionista che si occupa di interventi di promozione del benessere rivolti all’individuo, alla famiglia e al gruppo in ambito psicologico. Le sue prestazioni riguardano prevenzione, diagnosi, sostegno, abilitazione-riabilitazione in ambito psicologico (L.56/89). Gli strumenti che usa sono il colloquio
clinico, la relazione e tecniche psicologiche individuali e di gruppo.

Per legge, può esercitare la professione di psicologo solo chi è iscritto all’Albo degli psicologi della sua regione (controllate sempre su www.psy.it) alla Sezione A (gli iscritti alla Sezione B possono esercitare la professione solo sotto la supervisione di uno psicologo iscritto alla Sezione A). La psicoterapia può essere praticata solo da chi ha effettuato un ulteriore percorso di formazione almeno quadriennale e riconosciuto dalla legge. Anche questo è verificabile nell’Ordine degli Psicologi.

Quando è necessaria la grafologa/rieducatrice della scrittura?

Quando c’è diagnosi di disgrafia. E’ un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/10 – DSA): il bambino che scrive è lento, ha difficoltà a riprodurre
lettere e numeri, sente dolore al braccio e alla mano; la sua scrittura è pocoleggibile e manca di scioltezza e fluidità.

Il disturbo è definito specifico in quanto interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

Nel caso della disgrafia, il disordine è legato alle componenti periferiche (coordinazione delle abilità fini o coordinazione visuo-motoria).

Il trattamento rieducativo propone la ristrutturazione dell’apprendimento deficitario del gesto grafico recuperando e ripristinando  le abilità ridotte o disturbate della scrittura. I risultati del trattamento rieducativo consentono di ritrovare il piacere di scrivere, con effetti positivi sul profitto scolastico e sul piano relazionale; la scrittura risulterà leggibile, fluida e veloce con un evidente miglioramento della postura e della tonicità muscolare.

Il trattamento deve essere effettuato da un professionista qualificato, esperto in problemi grafomotori: deve essere grafologo con un corso di specializzazione almeno annuale sulla disgrafia.

Il Centro educativo Crescere Insieme garantisce

  • il rispetto assoluto della riservatezza.
  • Il lavoro di squadra laddove necessario.
  • L’accesso alla cura e all’assistenza nell’arco di una settimana al massimo.
  • La massima trasparenza del contributo economico, sia attraverso il rispetto dei limiti tabellari stabiliti dagli ordini professionali, sia definendo anticipatamente l’impegno finanziario per la consulenza, la diagnosi e il trattamento.
  • Serietà, professionalità, esperienza e preparazione “specifica” dei professionisti che vi lavorano.

PER CONOSCERE MEGLIO I PROFESSIONISTI CHE LAVORANO DA CRESCERE INSIEME:

http://www.crescereinsiemecivitanova.it/i-nostri-professionisti/

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