Quelle che presento sono le esperienze di due mamme, lettrici del sito, che saranno sicuramente utile ad altre future madri che hanno intenzione di partorire nell’ ospedale di Macerata.

Anche stavolta quindi lascio spazio ad una storia privata, parole in confidenza, come potremmo scambiarle con un’amica che ci racconta le sue esperienze.

Ogni commento o parere aggiunto nei commenti sarà, come sempre, assolutamente bene accetto e aiuterà ad arricchire le informazioni a disposizione di tutti.

Il racconto si inserisce nella sezione “Ospedali Marchigiani” .

Chiunque volesse raccontare qualcosa, può scrivere all’indirizzo mammemarchigiane@gmail.com

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Ho partorito all’ Ospedale di Macerata il 12 Giugno del 2012.

Sono stata ricoverata la mattina alle 8:30 per un controllo degli ultimi giorni visto che accusavo tachicardia e pressione alta.

Mi hanno dato una camera dove c’erano già altre due pazienti che avevano partorito, e le infermiere si sono dimostrate subito pronte e disponibili.

Dopo i primi monitoraggi e aver constatato che i miei problemi continuavano, mi hanno fatto subito una visita cardiologica (con mia sorpresa non ho dovuto attendere secoli!).

Le ostetriche, vedendo che non avevo contrazioni, hanno subito avvertito il mio ginecologo che, dopo aver valutato la mia cartella clinica mi ha comunicato che nel primo pomeriggio avrei fatto un taglio cesareo e finalmente avrei conosciuto la mia piccola!

Alle 15 e 30  dopo l’ennesimo monitoraggio ed aver firmato i fogli sono stata preparata per il taglio cesareo ed in breve portata in sala operatoria. ospedale di macerata

Ero terrorizzata, ma con mio stupore,le ostetriche e l’anestesista sono stati a dir poco fantastici!

Continuavano a chiedermi il nome della piccola, a chi secondo me avrebbe assomigliato per cercare di divagarmi e tranquillizzarmi e per tutto il tempo mi hanno tenuto la mano ed accarezzato i capelli.

Essendo molto in ansia hanno dovuto mettermi l’ossigeno, ma non avrei mai pensato che sarebbero stati così carini con me.

Appena è nata Sofia mi hanno fatto i complimenti,dicendomi che ero stata bravissima e dopo averla pesata e averle liberato il nasino me l’hanno appoggiata sopra, mentre un’ostetrica è SEMPRE stata vicino a me.

Poi,mentre mi mettevano i punti,hanno portato la piccola da mio marito e con nostra grande gioia, gli hanno fatto togliere la maglia e hanno messo la nostra Sofia sul suo petto, pelle a pelle, per farle conoscere anche suo padre.

Sono stati così finché non mi hanno riportata con la barella di nuovo nella mia camera ed a quel punto mio marito è andato a farle il bagno,sempre accompagnato da un infermiera del Nido.

E’ stato veramente felice di questa esperienza di contatto tra padre e figlia, non l’avevamo mai sentita dire prima!

Viste le circostanze sono stata spostata in una camera a due letti e con la maniglia per potermi alzare meglio.

Sono stata molto seguita, le infermiere passavano di continuo a misurare la temperatura,la pressione e a vedere se avevi bisogno di una flebo antidolorifica (io le disponibili le ho fatte tutte!).

La piccola è stata sempre in camera con me e per qualsiasi problema (dalle goccine per le coliche, al cambio pannolino, ad un aiuto per farla attaccare al seno ecc..) trovavi sempre un’infermiera disponibile al Nido (anche se passavano sempre 2/3 volte al giorno!).

Tutte le mattine passavano a prender i neonati e li portavano alla visita pediatrica, controllo peso e bagnetto; mentre 2 volte al giorno c’era la visita dei i ginecologi.

Devo ammettere che io mi sono trovata benissimo, il giorno dopo ero QUASI in piedi con la panciera e riuscivo a camminare per la camera. Dopo 2 giorni ero già in giro per il corridoio con la mia fagottina!

Sono rimasta ricoverata 4 giorni e dopo averci controllate entrambe da cima a fondo ci hanno finalmente permesso di tornare a casa!

Con il taglio non ho avuto problemi e dopo un mese avevo già tolto i punti e riuscivo a muovermi benissimo!

Posso solo parlare benissimo del reparto ostetricia dell’Ospedale di Macerata!

Mamma Letizia

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Sono stata ricoverata a inizio dicembre 2012 per controlli, in quanto la bimba aveva un rallentamento della crescita e io soffrivo di ipertensione da un paio di mesi.

Dopo soli 4 giorni, durante la flussimetria, il dott. Cecchi mi ha detto che c’era un arresto della crescita e una sofferenza intrauterina… bisognava far nascere la bambina subito.

Ero alla 34esima settimana ed ero molto preoccupata per la nascita prematura di mia figlia.

Nel giro di un ora mi hanno fatto un cesareo d ‘urgenza. Il primario, dott. Farotti, mi ha tranquillizzato molto dicendo che purtroppo era l ‘unica cosa da fare per cercare di salvare la bimba e  bisognava decidere per il male minore.
In sala operatoria ero davvero spaventata, sia perché non avevo idea di come potesse essere l’operazione e non avevo avuto neanche il tempo di prepararmi, sia perché avevo paura che la bimba fosse troppo piccola e che non ce l’avrebbe fatta.

Ringrazio l ‘anestesista che è stata molto carina e ha cercato  di tranquillizzarmi spiegandomi passo dopo passo tutta l’operazione.

E non dimentico l’umanità del primario che mi ha fatto forza accarezzandomi il viso prima di iniziare e mi ha confortato  dicendo che sarebbe andato tutto bene e che lui avrebbe fatto nascere la mia piccola Sofia!

Solo dopo alcuni minuti ho sentito un pianto a dirotto.

Dalla forza di quel pianto ho capito subito che ce l ‘avrebbe fatta: la sua voglia di vivere ha preso il sopravvento.

La bimba ha avuto però difficoltà respiratorie e, nonostante le prime cure del dott. Perri, primario di pediatria, Sofia è stata trasferita al Salesi in terapia intensiva, ma ha subito risposto bene alle cure.

Oggi a distanza quasi di due mesi, Sofia ha raggiunto i 3 chili – quando è  nata pesava 1507 gr !- ed  è una bimba sana e molto buona.

Avevo immaginato il parto come un momento stupendo pieno di gioia, accanto anche a mio marito… in realtà  ho avuto molta paura per la salute della mia piccola Sofia, ma oggi, a distanza di tempo, ho dei bellissimi ricordi.

La nascita di un bambino è una cosa meravigliosa che non si riesce a raccontare a  parole.

Ringrazio tutta l ‘equipe dell’ ospedale di Macerata e anche la TIN  del Salesi perché se oggi sono qui a raccontare di Sofia con lei tra le mie mani è solo grazie a tutti quelli che ci hanno assistito in  un mese e mezzo.

Infine mi sento di dire che la nascita di un prematuro è una cosa meravigliosa!

Mamma Federica

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vedi anche:

Racconti di parto: ospedale di Osimo (e un parere sul Salesi di Ancona)

Racconti di parto: Ospedale Salesi, Ancona

Racconti di parto: Ospedale ‘Engles Profili’ di Fabriano (An)

Racconti di parto: ospedale di Jesi (An)

Racconti di parto: Ospedale di S. Severino Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Civitanova Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Fermo

Racconti di parto: Ospedale di Pesaro

Racconti di parto: ospedale di Urbino

Racconti di parto: ospedale di Fano (PU)

Racconti di parto: Ospedale civile Mazzoni, Ascoli Piceno

Racconti di parto: Ospedale Madonna del Soccorso, San Benedetto del Tronto (Ap)

Partorire in provincia di Ancona

Partorire in provincia di Macerata

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