Quelle che presento sono le esperienze di 2 mamme, che saranno sicuramente utile ad altre future madri che hanno intenzione di partorire nell’ospedale Madonna del Soccorso di S. Benedetto del Tronto (Ap). I racconti sono condivisi col sito web Mamme Sbt – Le mamme del Piceno, che si occupa in particolare di quella zona.

Anche stavolta quindi lascio spazio a storie private, parole in confidenza, come potremmo scambiarle con un’amica che ci racconta le sue esperienze. Ogni commento o parere aggiunto nei commenti sarà, come sempre, assolutamente bene accetto e aiuterà ad arricchire le informazioni a disposizione di tutti.

Il racconto si inserisce nella sezione “Ospedali Marchigiani” e anche nella rubrica ‘Storie di Mamme’, che ogni tanto ospita in questo sito  i racconti di chi vuole parlare di una scelta, di uno stile di vita o altro, da condividere con i lettori del sito. Ad esempio l’opzione di un particolare tipo di scuola o di educazione, un problema che si è riscontrato, una situazione lavorativa, una protesta, un ricordo, un ringraziamento o altro, tutto quello che ruota attorno alla vita di una mamma della nostra provincia o regione. Chiunque volesse raccontare qualcosa, può scrivere all’indirizzo clubdellemamme@gmail.com

***********

Il Racconto di Sabina:

Ho partorito entrambi i miei figli all’ospedale di San Benedetto, la più “grande” ha tre anni […]

>>Continua a leggere su Mamme Sbt – Le Mamme del Piceno

************

Il Racconto di Silvia:

Gravidanza e diabete gestazionale (DMG):
Ero incinta da un mese e una settimana quando dalle analisi i livelli glicemici a digiuno erano molto alti, vengo curata per diabete gestazionale con iniezioni di insulina da fare prima dei pasti, le cure vanno avanti e purtroppo la quantità di insulina inoculata cresceva sempre più, specialmente quella che serviva a “coprire” la notte.
Per le donne con questa patologia (di solito transitoria) è riconosciuta la “gravidanza a rischio” e si viene curate gratuitamente (cioè a spese dello stato) dal centro “Gravidanze a Rischio” dove devo dire non aver trovato problemi tranne incomprensioni tra il reparto Ginecologia e Diabetologia che sembravano non lavorare molto all’unisono forse per via della fusione tra San Benedetto ed Ascoli sotto un’unica “area vasta”.
Gli esami però erano davvero snervanti, attese infinite per fare ecografie per poi averle fatte in 5 secondi, ricordo ancora quando chiesi al medico che mi stava facendo l’ecografia come e dove dovevo andare per fare la trans-lucenza nucale e lui con superficialità in 4 secondi di orologio mi disse “lo faccio io” e mi diede una misurazione di plica nucale di cui tra l’altro non c’era traccia in referto (un piacere? Sì ma fatto proprio da cani); di fatti il giorno dopo mi recai a pagamento (Centro le Palme) dove non solo scoprii che per effettuare la translucenza nucale si devono avere degli attestati ma che la translucenza nucale da sola è inutile se non accompagnata dal bi-test (o duo-test) che devono essere fatti tra l’altro nella stessa giornata della trans-lucenza e solo per fare la translucenza ci abbiamo messo 45 minuti. Dagli esami seppur nella normalità risultava una plica nucale ben più spessa di quella dichiarata oralmente al Mazzoni.

Corso pre parto; Ospedale civile Mazzoni di Ascoli Piceno:
Mi dico:- il corso pre-parto lo farò al Mazzoni anche se è a pagamento (100 € mentre al consultorio vicino alla stazione è gratis) ma magari conosco e socializzo un po’ col personale che poi assisterà alla nascita del mio bambino.
Nel frattempo avevo maturato col mio compagno delle richieste che ovviamente ho spiegato al corso, ma alle miei richieste (come taglio del cordone posticipato, evitare il protocollo oftamico, essere informata prima dell’episiotomia) mi è stato negato TUTTO ed alla fine dopo insistenze mi è stato detto che quello era il PROTOCOLLO e che sarebbe stato quantomeno EDUCATO rispettarlo e che se avessi avuto problemi avrei potuto rivolgermi in altra struttura  in barba al rispetto della mamma del papà (nei limiti di sicurezza) consigliate se non erro dall’OMS.

Sbrocco e vado via infastidita da questo comportamento da “devi fare come ti diciamo noi punto e basta” e mi metto alla ricerca di un Ospedale capace di ospitare una coppia pensante e non un fantoccio da svuotare col compagno boccalone…arrivo a San Benedetto (il più vicino geograficamente) qui vengo accolta senza aspettare molto e chiarisco subito la mia posizione (ormai si era agli sgoccioli) dico cosa era avvenuto in Ascoli e parlo delle nostre letture di Leboyer ecc… e sul fatto che avevamo una idea ben chiara maturata da mesi di seria informazione, per affrontare il parto nella maniera più naturale possibile (nei limiti della sicurezza), l’ostetrica mi sorride e mi dice “sei a casa” inizia tra noi un Feeling che si estende alla sua compagna di squadra…..

>> Continua a leggere su Mamme Sbt – Le mamme del Piceno

 

Il Racconto di Barbara:

Il mio primo figlio Diego è nato nel 2006 e la mia esperienza in questo ospedale è stata super positiva, ricordo con affetto tutte le ostetriche, in particolar modo l’ostetrica Luana che non mi ha mai abbandonata durante tutte le fasi del parto…

*****************************************************

vedi anche:

Racconti di parto: ospedale di Osimo (e un parere sul Salesi di Ancona)

Racconti di parto: Ospedale Salesi, Ancona

Racconti di parto: Ospedale ‘Engles Profili’ di Fabriano (An)

Racconti di parto: ospedale di Jesi (An)

Racconti di parto: Ospedale di Macerata

Racconti di parto: Ospedale di S. Severino Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Civitanova Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Fermo

Racconti di parto: Ospedale di Pesaro

Racconti di parto: ospedale di Urbino

Racconti di parto: ospedale di Fano (PU)

Racconti di parto: Ospedale civile Mazzoni, Ascoli Piceno

Partorire in provincia di Ancona

Partorire in provincia di Macerata

 

Hai trovato utile questo articolo? Allora condividilo e fallo conoscere ai tuoi amici!