Chi mi segue sui social network probabilmente già lo sa perché, ovviamente, non ne ho fatto segreto, pubblicando articoli che ne parlavano e foto della serata: il 20 novembre scorso, a Roma, durante una cerimonia al Palazzo delle Esposizioni, ho ricevuto il Golden Media Marche, il premio che viene dato ogni anno dal Centro Studi Marche “Giuseppe Giunchi” alle eccellenze marchigiane nel settore della Comunicazione. A me è andato il riconoscimento per il web, per il mio sito, mammemarchigiane.it

Inutile dire che sono stata felicissima. Incredula e felicissima. Ritrovarmi in mezzo a professionisti di riconosciuto valore e personaggi di spessore a ricevere un riconoscimento di questa portata è stato molto al di sopra di ogni mia più rosea aspettativa per il progetto che ho creato ormai più di 5 anni fa, quando, incinta e fresca della decisione di lasciare il mio lavoro precedente, mi è venuto in mente di creare un semplice gruppo facebook dedicato alle mamme della mia zona.

Tralascerò i dettagli del viaggio della speranza intrapreso per arrivare a Roma con tutta la famiglia, figli compresi ovviamente (perché se no che mammemarchigiane è?? E poi comunque ci tenevano tantissimo a venire). Sorvolerò anche sul vomito della più piccola, che ha inondato la macchina e tutti i suoi vestiti ad un’ora sola dalla partenza. E poi il treno da Foligno (ché da Macerata adesso mancano un sacco di coincidenze e non si arriva mai) a temperatura caraibica (2 ore con i bimbi accaldati che molestavano gli altri passeggeri), Roma blindata come se fossimo in assetto di guerra (e poco ci manca), gli splendidi commenti dei tassisti romani sui fatti di attualità (“Dottò, quà e tutto bloccato, pure oggi ce sta ‘na manifestazione, nun so se pro o contro l’Isis… qua nun se campà più, ma che siete venuti a fa’??”) e infine la devastazione dell’albergo, in perfetta tradizione da rockstar maledetta, della suddetta duenne selvaggia…

Chilometro dopo chilometro, nell’avvicinarmi al momento della premiazione, sono stata invasa da un milione di sensazioni diverse. Emozione, tantissima, ma anche tanta, tanta soddisfazione per vedere finalmente riconosciuta ufficialmente la bontà della mia scelta professionale (e un po’ di timore per non avere un’assicurazione sui danni provocati dai bambini).

Nel  ricordare questo bellissimo momento, che per me ha significato tanto, riporto qui parte di quello che ho detto quando mi hanno consegnato il premio, perché ho piacere di condividerlo con le persone che lo hanno reso possibile. Non posso ringraziare tutti uno per uno e personalmente, ma vorrei tanto farlo!

Il progetto mammemarchigiane è cresciuto esponenzialmente nel tempo, fino ad arrivare ad essere oggi un punto di riferimento dei genitori marchigiani, per tutte le informazioni legate alla maternità e alla vita con i bambini nel nostro territorio.

A me piace pensare che in qualche modo un sito come questo sia la risposta dei nostri giorni a quella rete naturale di parenti e conoscenti che un tempo si stringeva attorno alla donna che partoriva.

Nel nostro passato prossimo, fatto da una società prevalentemente rurale, di famiglie molto numerose, la puerpera poteva contare sulle altre donne della famiglia (sorelle, cognate, zie… ) e anche l’accudimento dei figli era pressoché condiviso per molti aspetti.

Oggi invece quasi sempre i nuclei familiari sono piccoli e isolati, la neomamma si trova spesso sola ad affrontare la sua nuova condizione di vita, che non è più vissuta con la naturalità che le è sempre appartenuta.

In questo il web diventa utilissimo strumento per ricreare una comunità che nasce virtualmente, per poi effettivamente concretizzarsi anche realmente, tra le persone, attraverso le tante occasioni di incontro possibili nel territorio che però, senza essere adeguatamente conosciute, non si sarebbero potute verificare.

Ringrazio quindi tantissimo tutti quelli che mi seguono e che hanno creduto in questo progetto e anche, ovviamente, la signora Pina Gentili, il maestro Cinzia Pennesi e tutto il CeSMa.

Un grazie particolare va all’Osservatorio di Genere di Macerata, per tutto il sostegno e la fiducia che mi ha dato e continua a darmi.

Silvia

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Gli altri premiati sono stati:  la giornalista Rai Alessia Ballanti, originaria di Fabriano, per la Tv. Per la categoria Quotidiano ha ricevuto il riconoscimento il vaticanista de “La Stampa” Giacomo Galeazzi, nato a Jesi. Gaudenzio Tavoni, originario di Ancona, direttore della rivista Why Marche (Theta Edizioni), è stato premiato per la categoria Magazine mentre il riconoscimento per l’Editoria-Pubblicistica è stato conferito al giornalista settempedano Fulvio Fulvi, autore di numerosi saggi di storia e critica cinematografica. Ha ricevuto il premio per la Radio il giornalista sportivo Mario La Rocca, originario di Ascoli Piceno.

Nella foto qui sotto.

p.s.: io sono quella in verde… col mazzo di fiori a cui, non si vede, ma la baby rockstar ha staccato la metà delle rose spargendole avanti a sé (se non è egocentrismo questo!)

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