Definire il bilinguismo in poche parole non è affatto semplice in quanto proprio come avviene per i monolingui, il linguaggio delle persone bilingui può avere caratteristiche differenti. Ci possono infatti essere differenze tra la capacità di parlare una lingua e l’uso della stessa, come pure le competenze nelle due lingue che possono essere differenti.

Essere bilingui è quindi avere la facoltà di esprimersi facilmente in due lingue diverse, essere cioè in grado di comunicare in due lingue anche a livelli diversi.

I bilingui diventano tali per il bisogno che hanno nel loro vivere quotidiano di parlare ed utilizzare una lingua o l’altra, ecco quindi che la padronanza delle lingue può variare da una persona all’altra. Peraltro, è raro imbattersi in un bilinguismo totale, tant’è che nei bilingui c’è sempre una lingua dominante.

E’ anche importante sapere che per potersi esprimere in due lingue diverse, ci vuole del tempo. Non si diventa bilingui dopo alcuni mesi di apprendimento di una lingua.

Cerchiamo di fare chiarezza…
“un vero bilingue parla perfettamente le due lingue”
Questa idea che i bilingui debbano essere competenti ed efficaci in tutti i campi della lingua (orale, scrittura, lettura, ascolto) allo stesso modo e addirittura avere una perfetta conoscenza delle due culture è una falsa idea e purtroppo ancora oggi troppo radicata. Esiste normalmente un leggere disequilibrio tra le due lingue, in quanto il bilingue le utilizza in campi, settori o attività diversi (casa, lavoro, scuola, etc).

“è sufficiente che io parli un po’ la lingua per far si che mio figlio l’apprenda”
I genitori spesso pensano che sia sufficiente ascoltare qualche parola perché il figli parli la lingua. Ora, le ricerche dimostrano che apprendere una lingua richieda molto tempo, molto lavoro e soprattutto richiede continuativa. Un bambino deve essere esposto alla lingua in casa ma anche all’esterno e questa esposizione deve essere coerente affinché il bambino apprenda e soprattutto mantenga la lingua.

“i veri bilingui dovrebbero saper tradurre una parola simultaneamente senza esitazione”
Spesso mi viene chiesto di tradurre fuori contesto una parola, e spesso non trovo subito la parola equivalente. Questo viene interpretato come una mancanza di padronanza della lingua. Non è perché un bilingue sa gestire due lingue che deve per forza essere un interprete o un traduttore. MA, può anche essere che una parola non esista in una delle due lingue, senza dimenticare che i bilingui apprendono le due lingue in contesti differenti. E’ quindi difficile a volte trovare l’equivalente nella seconda lingua se non inserita nel contesto giusto.
I bilingui possono passare da una lingua all’altra senza difficoltà quando si trovano in un medesimo e ben definito contesto di conversazione.

“Il bilinguismo è una eccezione”
Molte volte mi è stato detto “che fortuna che sai parlare due lingue!”, certo lo è, ma è importante notare che è molto frequente essere bilingui e non è affatto una eccezione.
Il bilinguismo aumenta ovunque nel mondo ed è sempre più frequente. In molti paesi si parlano già due o tre lingue.

“Il mescolare le lingue da parte del bilingue è la prova che non lo è”
Può succedere che i bilingui mescolino le lingue. A me capitava da piccola quando parlavo con qualcuno che comprendeva sia l’italiano che il francese.
Questo si spiega con il fatto che una parola non esiste nell’altra lingua, o può avere una connotazione diversa, o che nell’altra lingua questo termine non l’ho ancora mai incontrato.

“Solo chi apprende una lingua da bambino può diventare bilingue”
Si diventa bilingue in qualunque momento della nostra vita. Certo è più facile apprendere una seconda lingua da bambini grazie alla flessibilità del cervello ma il bilinguismo è per tutti. La differenza tra chi ha appreso la seconda lingua da bambino e gli altri, starà nell’accento che si avrà nella seconda lingua ma non è comunque l’accento che mette in discussione il nostro bilinguismo.

“I bambini che hanno difficoltà di linguaggio dovrebbero parlare una sola lingua!
In nessun caso il bilinguismo rappresenta la causa di problemi di linguaggio. Troppo spesso mi è stato riferito da genitori stranieri di sforzarsi a parlare la lingua del posto ai bambini al fine di rimediare ai problemi di linguaggio.
Le ricerche dimostrano che al contrario il passaggio ad una sola lingua per un bambino bilingue può avere delle conseguenze negative sull’acquisizione del linguaggio. L’importante è fare attenzione e mantenere una costanza e delle buone abitudini linguistiche per poter aiutare il bambino a sviluppare il suo bilinguismo.

Mascia Calcich
Interprete e Traduttrice
Esperta in Glottodidattica Infantile
Insegnante Magica Certificata e Practical Trainer del Metodo delle Avventure di Hocus&Lotus
Consulente per progetti di Bilinguismo infantile e adulto in ambito personale, famigliare, sociale, scolastico e professionale
Cell. 392/4913325
www.diventareecrescerebilingui.com
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