occusione e postura classi occlusali

Negli ultimi anni si sente molto parlare dell’esistenza di una relazione tra occlusione e postura.

La mala occlusione dentale comporterebbe quindi fastidi e disagi come lombalgie, mal di testa, piedi piatti o altri dolori in diverse parti del corpo.

Il dott. Carlo Zagoreo, specialista in ortodonzia, con argomentazioni dettagliate e scientifiche ci dimostra invece come questa relazione sia falsa.

 

Occlusione e postura, falsa relazione

“E’ un argomento che mi sta particolarmente a cuore quello che ho deciso di affrontare in questo articolo;

spesso viene infatti messa in stretta relazione, nel bambino, nell’adolescente ed anche nell’adulto, l’occlusione dei nostri denti (come cioè i denti delle due arcate vengono a contatto quando portiamo i denti dell’arcata inferiore a completo contatto con quelli dell’arcata superiore) con aspetti fisiologici o patologici di altre parti del nostro organismo, in particolar modo il collo, la schiena, il bacino e gli arti inferiori.

L’occlusione  è il rapporto che intercorre fra le superfici masticatorie dei denti mascellari e quelle dei denti mandibolari quando le arcate sono chiuse ed i denti  a contatto.

La classificazione dentale  universalmente accettata è quella proposta da Angle a fine ‘800, e cioè, per spiegarlo con poche e semplici parole:

1° classe occlusale (normalità)

2a classe occlusale (dentatura superiore più avanzata rispetto alla norma)

3a classe occlusale ( dentatura inferiore più avanzata rispetto alla norma).

prima classe occlusale

prima classe occlusale

 

seconda classe occlusale

seconda classe occlusale

 

terza classe occlusale

terza classe occlusale

Ovviamente la tipologia fisica di un individuo ha delle caratteristiche peculiari (longilineo, brevilineo, tipo di struttura  muscolare ed ossea), presenti  anche nel distretto mandibolo-cranico,  che influenzano la sua postura, ma questo non deve trarre in inganno e far pensare che cambiando l’occlusione, in altre parole “spostando i denti”,  cambiamo anche la postura di quel determinato individuo.

occusione e postura classi occlusali

In particolar modo spesso situazioni di scoliosi, di posture errate, di asimmetrie scheletriche, vengono messe in relazione con occlusioni “sbagliate”, malocclusioni per usare un termine odontoiatrico.

occlusione e postura

Genitori e consulenze ortodontiche

Molti genitori che si rivolgono al nostro studio per una consulenza ortodontica per i loro figli arrivano alla prima visita spaventati dalle conseguenze nefaste che un’occlusione non perfetta può comportare o peggio ancora per “curare” con un trattamento ortodontico scoliosi, bacini ruotati, piedi piatti e chi più ne ha più ne metta!

Questo avviene purtroppo perché tanti operatori sanitari (dentisti, fisioterapisti, osteopati) ancora credono che dalla tipologia di occlusione possano dipendere ed addirittura scatenarsi eventi a catena, ovviamente sempre negativi, in altri distretti del nostro organismo.

Ovviamente, a mio avviso, l’etica professionale ed il “primum non nocere” devono essere sempre  il nostro faro guida, ancora di più in queste situazioni in cui i genitori sono giustamente spaventati da allarmismi creati da altri dottori o “ simili”…

Di certo la mandibola, su cui sono inseriti i denti dell’arcata inferiore, è un osso che, attraverso le due articolazioni temporo mandibolari (ATM) , si collega al cranio, per cui i rapporti muscolo-scheletrico-tendinei sono molto intimi e manifestazioni dolorose di queste strutture hanno facilmente ripercussioni sulla testa ed il collo.

Uso dei bite

L’uso dei “bite”, molto diffuso nella nostra professione, ha proprio questa logica.

Il “bite” infatti, evitando il contatto dentale stretto “allontana” i capi articolari dell’ATM dalla posizione più profonda e ciò comporta, a volte, un beneficio sintomatologico in pazienti con alcuni fenomeni dolorosi alle ATM (effetto “stampella”).

Ma l’efficacia dei bite, transitoria ed indiretta, non deve far pensare che l’occlusione “sbagliata” sia la responsabile di questi problemi;

nella normalità , escludendo quindi situazioni para fisiologiche come il bruxismo notturno ed il serramento diurno, tutti noi teniamo i denti delle due arcate non a contatto, la mandibola vive quasi sempre “sospesa” ed i denti delle due arcate sono distanziati di qualche millimetro per gran parte della giornata.

Solo mangiando e talvolta, non sempre, deglutendo li portiamo a toccarsi per qualche secondo per cui è intuitivo che la tipologia di occlusione non possa essere la responsabile di tanti problemi.

Occlusione e trattamenti ortodontici

Cercare in ogni modo di terminare i nostri trattamenti ortodontici con un’occlusione il più possibile “ideale” deve comunque essere il nostro dovere di specialisti in ortodonzia;

un’occlusione corretta, oltre ad essere esteticamente più piacevole, permette una masticazione migliore del cibo, evita l’eccessiva usura di alcune zone di smalto, consente una detersione ed un’igiene ottimali garantendo la salute dei nostri denti e delle nostre gengive;

ma non possiamo e non dobbiamo pensare di risolvere mal di testa, cefalee, mal di schiena o posture scorrette correggendo l’occlusione non “ideale” dei nostri pazienti.

Allo stesso modo un trattamento ortodontico correttamente eseguito, ma che inevitabilmente cambia l’occlusione del paziente, non deve essere ritenuto responsabile di problematiche che con l’occlusione hanno ben poco a che spartire…

Evidenze scientifiche

Queste ovviamente non sono solamente delle considerazioni dettate dalla mia personale esperienza professionale ma sono evidenze scientifiche dimostrate da ormai qualche anno da autori di livello internazionale (tra cui molti italiani) sulle riviste scientifiche più prestigiose.

Sono i risultati degli studi più importanti degli ultimi 10/15 anni a riguardo, condotti da ricercatori di primo livello nei campi dell’ortodonzia, della  chirugia maxillo facciale e della fisiopatologia del dolore oro facciale.

Vedi: J Oral Rehabil. 2012 Jun Dental occlusion, body posture and temporomandibular disorders: where we are now and where we are heading for. Manfredini D1Castroflorio TPerinetti GGuarda-Nardini L.,

Clinics (Sao Paulo). 2012 Sep Dental malocclusion and body posture in young subjects: a multiple regression study. Perinetti G1Contardo LSilvestrini-Biavati APerdoni LCastaldo A.,  

The journal of Contemp Dent Pract. 2007 Jul 1;8(5): 60 – 7. Temporomandibular disorders do not correlate with detectable alterations in body posturePerinetti G.

Qualche consiglio

L’argomento affrontato è particolarmente  “di moda” e mi rendo perfettamente conto come questa non sia la sede naturale per disquisizioni  scientifiche complesse;

mi sento però di poter dare qualche consiglio utile ai genitori che leggono, al fine di evitare spaventi e trattamenti inutili:

  • Affidarsi ad uno specialista in ortodonzia per ogni problematica concernente le malposizioni dei denti dei vostri figli
  • Affidarsi a ortopedici e fisioterapisti per le problematiche posturali
  • Diffidare dai “tuttologi”, qualsiasi laurea o titolo abbiano
  • Non spaventarsi per una diagnosi “terroristica”, un secondo parere è sempre consigliabile!”

Dott. Carlo Zagoreo

 

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mammemarchigiane.it collabora  con il dentista, specialista in ortodonzia, dr. Carlo Zagoreo, che si rende disponibile gratuitamente per email a tutti i genitori che desidereranno rivolgersi a lui con domande, dubbi, curiosità relativi al suo lavoro.

Per fare domande e avere dei contatti col dott. Zagoreo attraverso il canale di mammemarchigiane.it e leggere le risposte alle domande arrivate, vai alla pagina CHIEDI AL DENTISTA, dove è possibile leggere anche tutti gli interventi del dottore pubblicati sul portale.

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Studio di Odontoiatria Infantile e Ortodonzia

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