
Come ormai sappiamo bene, il Decreto Rilancio pubblicato qualche giorno fa, contiene anche indicazioni sul famoso bonus baby sitter o per i centri estivi.
Col Decreto Rilancio il bonus baby sitter, inizialmente fissato a 600 euro, è stato aumentato fino a 1200.
Per il personale sanitario l’aumento è passato a 2000 euro, dai mille iniziali. Inoltre è stato esteso anche ai centri estivi.
Si intende in questo modo sostenere le famiglie con figli fino a 12 anni di età.
Il bonus baby sitter si può usufruire in alternativa al congedo parentale.

Ma come funziona?
Sono state molte le domande delle lettrici di mammemarchigiane.it, rivolte a capire meglio questo provvedimento.
Riporto qui le principali, integrandole con i riferimenti ufficiali che si deducono dal sito dell’INPS.
Prime informazioni sull’estensione del bonus baby-sitting contenute nel Decreto Rilancio.
Aggiornamento del 28 maggio 2020
Potranno essere erogati “uno o più bonus” per l’acquisto di servizi di baby-sitting, fino al 31 luglio 2020, per un importo complessivo massimo pari a 1.200 euro.
Per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario, pubblico e privato accreditato, il limite massimo è stato invece aumentato a 2.000 euro.
A chi è rivolto?
Il bonus spetta ai genitori, in modo alternato fra loro, che appartengono a queste categorie di lavoratori:
- dipendenti del settore privato;
- iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335);
- autonomi iscritti all’INPS;
- autonomi iscritti alle casse professionali (previa la comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari).
Spetta anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato di queste categorie:
- medici;
- infermieri;
- tecnici di laboratorio biomedico;
- tecnici di radiologia medica;
- operatori sociosanitari.
Inoltre spetta anche al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Quali sono gli altri requisiti per poterne usufruire?
I figli non devono aver compiuto 12 anni alla data del 5 marzo.
Il genitore che usufruisce del bonus deve obbligatoriamente convivere col figlio e nessuno dei due genitori deve usufruire di strumenti di sostegno al reddito.
Il bonus si può richiedere solo se entrambi i genitori risultano occupati.
Non si può richiedere se già si usufruisce del congedo parentale.
Come usarlo?
Il bonus si può usare per servizi veri e propri di baby sitting, o, in alternativa,
- per i centri estivi,
- per i servizi integrativi per l’infanzia,
- i servizi socio educativi territoriali,
- i centri con funzione educativa e ricreativa,
- i servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Come si fa la domanda?
Si può presentare la domanda online, tramite il sito web dell’INPS, oppure tramite il contact center INPS al numero verde gratuito da rete fissa 803.164 o, da rete mobile, il numero a pagamento 06 164.164.
In alternativa ci si può rivolgere ai patronati.
Chi ha 2 figli fa 2 richieste o sempre una?
Il bonus si può chiedere e ottene per entrambi (o più) figli, ma l’importo rimane sempre lo stesso, diviso tra tutti.
Come viene elargito e quando?
Il bonus viene dato attraverso un particolare voucher INPS, il libretto di famiglia.
Occorre quindi iscriversi subito come utilizzatori del libretto di famiglia scegliendo “prestazioni occasionali” e quindi “libretto di famiglia”.
Devono iscriversi alla sezione “prestazioni occasionali” anche le baby sitter, esercitando l’appropriazione delle somme all’interno della procedura.
La domanda viene accolta entro 3-4 giorni, poi l’INPS effettua l’appropriazione.
Entro i giorni successivi l’INPS inserisce le prestazioni lavorative già svolte per un importo uguale alla somma da corrispondere al lavoratore per le giornate di lavoro effettuate.
Entro un mese arrivano i soldi direttamente sull’IBAN della baby sitter.
Entro il 3 di ogni mese bisogna comunicare in quali giorni la baby sitter ha lavorato, quante ore e dove, poi l’INPS provvede entro il 15 al pagamento.
Chi fa la baby sitter, può lavorare solo in casa del bambino o può anche portarlo al parco o altrove?
Si, la baby sitter può comportarsi normalmente.
Ho sentito dire che il bonus baby sitter potrebbe essere erogato anche ai nonni se sono loro ad occuparsi effettivamente dei bambini, sapete se è così?
Si, è possibile, basta che non superino i 5000 € come per le collaborazioni occasionali e purché non occupati.
Può essere usato anche in caso di nonni pensionati.
La legge n.96 del 21 giugno 2017, infatti, che disciplina le prestazioni di lavoro occasionali, comprende anche i titolari di pensione, oltre alle persone disoccupate, ai sensi del decreto legislativo 150/2015, e ai percettori di prestazioni integrative del salario.
Devono inoltre avere una residenza diversa dai nipoti (non conviventi).
Per avere il bonus baby sitter la stessa baby sitter dovrà emanare regolare fattura mensile per il servizio svolto?
No, il libretto famiglia sostituisce i vecchi voucher, l’importo totale comprende già le tasse.
Ma la persona scelta come baby sitter deve essere iscritta come tale, oppure può essere chiunque, basta che di fiducia?
Chiunque che non abbia un lavoro fisso e possa ricevere dei voucher che non superino il tetto annuo massimo.
Il bonus babysitting di 1200 € dovrebbe essere un mensile fino alla riapertura delle scuole o si intende una copertura economica per i 3 mesi?
La cifra è in totale 1200 una tantum.
Può essere utilizzato fino al 31 luglio. La baby sitter percepisce 10€ orari lordi, 2€ come contributi, 8€ pagati.
Vai al sito INPS: Bonus Baby Sitting emergenza Covid-19
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