
Per il cenone della vigilia di Natale era tradizione diffusa mangiare “di magro”!
Per il terzo appuntamento con le tradizioni marchigiane in cucina, insieme all’Osteria dei Fiori di Macerata, parliamo del cenone della vigilia.
Per rispettare il precetto religioso della cena di magro, cioè in astinenza dalla carne, si faceva di tutto per procurarsi del pesce che, in campagna, era quello di fiume o il classico Baccalà.
Quest’ultimo si cucinava poi in umido con le patate o fritto, insieme alle verdure pastellate, tipiche della tradizione maceratese.

Si preparava la tavola con grande cura, spesso utilizzando l’unica tovaglia “buona” di casa per una cena davvero speciale.
Di solito si cenava un’ora dopo il tramonto e ci si preparava poi ad andare alla messa di mezzanotte.
Nel frattempo il ceppo di Natale scoppiettava nel camino e i vecchi raccontavano leggende e scontafavole.
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Si raccontava che la notte della vigilia, tutti gli animali parlassero, ma gli uomini non riuscivano a capirli.
Se poi fosse nato un bambino il 25 dicembre, se fosse stato maschio, a 25 anni sarebbe diventato lupo mannaro e se fosse stata femmina, alla stessa età si sarebbe trasformata in strega!
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Letizia, Iginia e Paolo Carducci dell’Osteria dei Fiori ci hanno voluto regalare la loro ricetta del Baccalà con le patate e di quello fritto!
Baccalà in umido con le patate: ricetta tipica marchigiana
Igredienti:
- Sedano
- Carota
- Cipolla
- Uno spicchio d’aglio
- Prezzemolo
- Pomodori pelati
- Patate
- Peperoncino
- Baccalà precedentemente ammollato e dissalato
Video ricetta
Procedura
Tagliare a pezzettini piccoli sedano, carota e cipolla, poi farli soffriggere in una padella con i bordi alti.
Salare e aggiungere peperoncino e prezzemolo.
Quando le verdure saranno stufate, aggiungere i pomodori tagliati a pezzetti e le patate, sbucciate e tagliate a fette.
Far cuocere insieme il tutto per 10/15 minuti.
Nel frattempo, in una padella antiaderente, tostare in olio d’oliva i pezzi di Baccalà precedentemente infarinati.

Non appena saranno dorati, mettere i pezzi di Baccalà nella padella con le patate e il pomodoro, cercando di non mescolare per evitare che il Baccalà si rompa.
Aggiungendo un po’ di acqua calda, far cuocere a fuoco lento.

Baccalà fritto
La pastella è fatta con acqua gassata, farina e un po’ di sale.
Si immergono i pezzetti di Baccalà nella pastella e si friggono a fuoco vivace.

Tradizioni marchigiane in cucina: