
Si chiama Priorità alla scuola ed è un movimento spontaneo partito dal basso, che sta dilagando in tutta Italia.
L’iniziativa ha contato adesioni da tutte le regioni e anche nelle Marche Priorità alla scuola è una realtà.
Da un anno a questa parte infatti le scuole di ogni ordine e grado hanno subito le conseguenze più estreme della pandemia, con chiusure indiscriminate e dannose.
L’accesso all’istruzione deve essere un diritto garantito a tutte e tutti, difeso dalle istituzioni e dai cittadini.
Troppo spesso però la scuola viene vista come un servizio accessorio e sacrificabile, equiparando dannosamente la didattica a distanza con quella in presenza.

Il Comitato Marche del movimento Priorità alla Scuola
Livia Accorroni, Silvia Mariotti e Valentina Rubini sono le fondatrici del comitato Priorità alla Scuola Marche, che da maggio 2020 si batte per garantire equo accesso all’Istruzione per tutte e tutti.
Ho parlato con loro e ho voluto capire le motivazioni e le ragioni che le hanno spinte a dedicarsi a questa importante causa.
Il Comitato Marche del movimento Priorità alla Scuola (PaS) è nato il 27 maggio 2020.
Inizialmente si trattava solo di un comitato limitato ad Ancona, per poi allargarsi a tutta la regione.
L’iniziativa è partita in seguito alla lettera indirizzata alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, pubblicata su AVAAZ il 18 aprile 2020 da un gruppo di madri, docenti, professioniste.
Con la petizione si voleva sapere con chiarezza che fine avessero fatto le scuole nel piano nazionale previsto dalla Fase 2 e si pretendeva che l’istruzione tornasse al centro dell’agenda politica.
Le scuole, infatti, lo ricordiamo, sono state le prime attività ad essere state chiuse a marzo 2020, per non riaprire più fino a settembre, mentre gradualmente tutte le altre realtà, se pure con restrizioni, tornavano a riaprire.
Da quella petizione, lanciata all’inizio di maggio, nacquero alcune manifestazioni di piazza nelle principali città italiane, realizzate dai primi gruppi di quelli che sarebbero poi diventati i Comitati territoriali di PaS.

Ci vediamo a settembre: la prima manifestazione
Ad Ancona e nelle Marche nessuno si era fatto avanti per manifestare e allora le tre mamme scesero in strada, davanti alle scuole dei propri figli, per una simbolica manifestazione che si tenne il 5 giugno, ultimo giorno dell’anno scolastico.
La manifestazione si chiamava “Ci vediamo a settembre, sicuri, in aula” e furono affissi decine di disegni e frasi di bambini e ragazzini sui cancelli e i muri di oltre venti scuole tra Ancona, Sirolo e Pesaro.
Da allora il movimento si è allargato e oggi la chat iniziale di coordinamento, che contava solo le prime 3 iscritte, ora è arrivata ad oltre 160 aderenti, coinvolgendo moltissimi volontari.
Si tratta per lo più di genitori, soprattutto madri, ma anche docenti, personale scolastico, studenti di scuola superiore e una ex dirigente scolastica.
Cosa chiede il Comitato?
L’obiettivo è riportare la scuola al centro delle decisioni politiche.
Si chiede di restituire alla scuola la priorità che merita e si vuole difendere il diritto all’istruzione.
Al centro dell’attenzione c’è anche il fondamentale benessere psicofisico di bambini, bambine, ragazze e ragazzi, per restituire loro la pienezza di una vita di socialità così duramente colpita da un anno a questa parte.
Priorità alla scuola vuole che ci si attivi per rendere le scuole luoghi sicuri per tutti, ma anche presìdi sanitari.
L’obiettivo è poi anche quello di migliorare la qualità della didattica anche agendo sul numero massimo di alunni per classe.
I problemi della DaD, Didattica a Distanza
Oggi è ormai noto e condiviso quanto la didattica online comporti problemi certificati da società italiane e internazionali di medici e psicologi oltre che denunciati da pedagogisti, insegnanti e genitori.
La DaD comporta infatti aumento delle disparità educative, perdita della socialità, problemi psicologici anche gravi, problemi di apprendimento, penalizzazione ulteriore degli studenti con bisogni speciali, impossibilità di fruire del diritto all’istruzione.
Quali azioni promuove il PaS Marche
Dalle manifestazioni pubbliche al sostegno dei genitori, sono tante le azioni concrete effettuate.
Il PaS si è battuto:
- per la riapertura in sicurezza delle Scuole (estate 2020)
- poi per il mantenimento delle scuole aperte e sicure (Settembre-Ottobre 2020)
- ancora per la riapertura delle superiori (Dicembre-Gennaio 2021)
- ora contro la chiusura generalizzata di tutte le scuole (Marzo 2021)
inoltre, insieme al PaS nazionale, si batte per una migliore scuola nel futuro e si impegna a fare a chi governa delle proposte per l’utilizzo del Recovery Fund o Next Generation Eu.
Collabora ai “tavoli tematici” di lavoro creati da PaS nazionale su pedagogia, rapporti con le istituzioni, Next Generation, contagi, ecc.
Il PaS registra un’adesione costantemente in crescita: i volontari o anche i semplici interessati continuano ad aggiungersi giornalmente.
La nuova chiusura delle scuole ha fatto sì che arrivasse una nuova “ondata” di persone che chiedono di essere informate e di attivarsi.
In 9 mesi il PaS Marche ha:
- organizzato 15 manifestazioni pubbliche (sit in o presidi statici)
- richiesto e presenziato 8 incontri presso le Istituzioni (Comune di Ancona, Regione Marche)
- rilasciato 24 comunicati stampa
- inviato tra 20 e 30 lettere ufficiali di richieste e mozioni alle Istituzioni (USR, Regione, ANCI, Comuni, Sindacati, ecc.)
- assistito il gruppo di genitori che hanno fatto ricorso al TAR Marche per la riapertura delle Scuole Superiori (il TAR Marche ha dato sostanzialmente ragione al Comitato)
- promosso 2 petizioni nazionali
- aperto l’attivissima pagina Facebook e un account Instagram dedicati
- avviato nell’Agosto 2020 il monitoraggio indipendente dei contagi in setting scolastico-formativo paragonati agli altri setting che pubblica periodicamente sulla pagina Facebook
- acquisito una reputazione di serietà e credibilità presso molti giornalisti e redazioni locali (tv, giornali, free press, radio e televisioni) anche attraverso innumerevoli interviste rilasciate
Come comunica il PaS?
Attraverso una chat di gruppo su whatsapp e attraverso la pagina facebook.
La pagina Facebook è attiva da luglio 2020 e oggi conta circa 2000 followers e centinaia di migliaia di interazioni.
Dalla pagina il comitato diffonde anche link, articoli, approfondimenti, interviste, testimonianze, ma anche meme e grafici per creare consapevolezza di cosa sia la scuola e di cosa necessiti.
L’iniziativa intende sensibilizzare i genitori e renderli più attenti, attivi e propositivi.
Monitoraggio indipendente sui contagi
Dall’estate 2020 tre volontarie, specializzate in ingegneria, statistica, matematica, hanno avviato un monitoraggio indipendente sui dati del contagio nelle Marche, con focus sul setting scolastico-formativo.
I dati utilizzati sono sempre stati quelli ufficiali forniti dall’ASUR/Regione Marche.
Dati molto, troppo aggregati per essere sufficientemente indicativi della situazione reale e con alcuni criteri di scelta che risultavano poco chiari.
Le volontarie di PaS Marche si sono quindi attivate con richieste speciali, agendo sul diritto di pubblicità dei dati e del libero accesso ai dati pubblici.
La base è stata quella del metodo di Pillole di ottimismo, associazione che ha lo scopo di fare corretta divulgazione scientifica sul tema COVID-19 e, in futuro, su altri temi nel campo delle scienze.
Sono attivi contatti con Paolo Spada, ma anche Sara Gandini e una rete di persone e istituzioni e università che stanno a loro volta monitorando i dati pubblici.
Questo monitoraggio indipendente a cura di PaS Marche è stato l’unico attivato dai comitati territoriali di PaS.
Molte nuove persone si sono avvicinate a PaS proprio grazie al suo approccio accurato e oggettivo ai dati del contagio.
Quali sono gli obiettivi futuri del PaS?
Soprattutto evitare le chiusure generalizzate delle scuole agendo su screening e vaccini.
Agire sul Recovery Fund per vincolare fondi alla scuola (contro classi pollaio, precariato etc.), migliorare la didattica, la pedagogia, riportare la scuola e la comunità educante al centro della discussione politica.
Come aderire al PaS Marche?
Scrivendo nella pagina facebook o per email a prioritascuola.ancona@gmail.com.
Oppure partecipando alle iniziative lanciate dal comitato.
Le prossime iniziative di PaS Marche
Mercoledì 10 marzo, ore 21, è prevista su piattaforma zoom un’assemblea pubblica, aperta a tutti.
Per ricevere il link, è necessario contattare privatamente il comitato.

il 15 marzo in collaborazione con Proteo Marche in programma il primo webinar per tutt: “L’abuso di internet e la DaD” con la psicologa e psicoterapeuta Sara Reginella.

Venerdì 26 marzo è poi prevista una manifestazione pubblica.
È inoltre possibile dare il proprio contributo anche online aderendo all’iniziativa “Questa casa non è una scuola”.